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CIGNO |
Scritto da Loris Lazzati | |||
Costellazione visibile in estate e autunno.
MITOLOGIA STELLE PRINCIPALI L’altra gemma del Cigno si trova al lato opposto della croce: si tratta di Albireo, di magnitudine 3,09, la stella doppia più bella del cielo. Anche il più piccolo e scadente dei telescopi amatoriali permette di separare alla perfezione le due componenti: una giallo-arancio, l’altra azzurro intenso. Il contrasto di colori è mozzafiato. A vedere per primo questo spettacolo fu Bradley nel 1755: nel 1832 iniziarono le misure per rilevare eventuali spostamenti orbitali: A tutt’oggi non ne è stao scoperto alcuno, ma si ritiene ugualmente che le due stelle siano legate fisicamente e non per semplice effetto di prospettiva. 61 Cygni, al limite della visibilità a occhio nudo, è una stella molto vicina (solo11 anni luce) e storicamente importante: Fu la prima di cui si riuscì a misurare la distanza (Bessel nel 1838). 61 Cygni si muove in direzione del Sistema Solare alla velocità di 60 chilometri al secondo, ed è uno dei primi sistemi stellari in cui siano stati scoperti pianeti. P Cygni è una stella variabile e mostruosa. Distante 7 mila anni luce, brilla 350 mila volte più del Sole, la sua massa, 50 volte superiore a quella della nostra stella, è una delle maggiori mai osservate, e rende questo astro altamente instabile. Ancor più che nel caso di Deneb, la catastrofe, su scala cosmica, è imminente. Per dare un’idea della luminosità e grandezza di P Cygni, basti pensare che se si trovasse a un distanza di 32 anni luce risulterebbe luminosa quasi quanto la Luna piena. Trovandosi in piena Via Lattea, il Cigno è ricco di novae e di oggetti di profondo cielo. Tra le prime va ricordata la Nova Cygni 1975, che dal nulla salì a una luminosità prossima a quella di Deneb, per scendere in due giorni sotto la soglia della visibilità a occhio nudo. OGGETTI DI PROFONDO CIELO La Veil Nebula, detta anche , è una nube interstellare completamente diversa. E’ quanto resta di una gigantesca esplosione avvenuta 30 o 40 mila annida. Allora una stella morì come supernova scagliando i suoi gas nello spazio. In pratica la Veil Nebula è composta da due delicatissime nebulose (NGC 6960 e NGC 6992), dalle sfumature azzurre, bianche e rosa, distribuite a formare un anello di quasi tre gradi di diametro. I filamenti oggi visibili potrebbero essere il fronte d’urto tra i gas espulsi dalla supernova e il mezzo interstellare. Lungo questi filamenti si sono scoperte catene di stelle in formazione. La stella che ha originato la Veil, con la sua morte, ha fatto nascere nuovi astri. Concludiamo con Cygnus X-1, uno degli oggetti più esotici della costellazione del Cigno. E3 il più convincente dei candidati a . Le analisi mostrano gli effetti di un corpo oscuro di dimensioni ridottissime e grande massa, attorno a cui ruota una stella gigante. Tra i due corpi avviene un incessante scambio di materia, ma non ci sono molti dubbi sull’identità del che la ingoia. E’ proprio l’invisibile corpo centrale, appunto un buco nero.
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